Edwin Cerio e la difesa del paesaggio caprese

Edwin Cerio (Capri, 1875-1960)

 

Fu un intellettuale raffinato, trasversale ed eclettico, nato a Capri da madre inglese e padre caprese.

Edwin si laurea a Genova in ingegneria navale e, tra il 1900 ed il 1920, lavora per anni in cantieri e fabbriche in varie parti del mondo, principalmente per le imprese di Friedrich Alfred Krupp, specializzandosi prima nella progettazione di navi e poi nella produzione di cannoni e ordigni bellici.

Dal 1920 al 1923 è a Capri, dove ricopre la carica di sindaco.

Scrittore molto prolifico, dotato di un particolare e sottile humor, è autore di numerosi romanzi, di studi di paleontologia, botanica e zoologia, di saggi sulla tutela del paesaggio e dell’architettura mediterranea, oltre che fondatore di varie riviste e corrispondente da Capri per il quotidiano Il Mattino. L’intensissima attività di Edwin si deve soprattutto all’eredità del padre Ignazio Cerio, uomo colto e raffinato, appassionato studioso di flora e fauna capresi e della storia e dell’archeologia dell’isola.
Tra le opere di Edwin Cerio dedicate a Capri va ricordata Aria di Capri del 1936, divisa nei due volumi Il libro degli uomini e Il libro delle cose, e ancora, Capri nel Seicento (1934).

Edwin Cerio è, infine, autore di alcune delle più interessanti architetture realizzate sull’isola, quali ad esempio il Rosaio, la Casa Romita, la Solitaria, la Falconetta.

Strenuo difensore delle bellezze di Capri e del suo paesaggio, Cerio fu tra i primi a contrastare le speculazioni edilizie dei “pescecani”, i costruttori senza scrupoli che avevano cominciato a pensare a Capri come a un luogo ideale per i propri affari. Grazie a Cerio, già nel 1921, venne fissato per Capri un regolamento edilizio in grado di tutelare il paesaggio dell’isola, vincolando l’edilizia caprese all’adozione di regole e tecniche costruttive ben determinate.

Edwin Cerio (Capri, 1875-1960)

He was a refined, versatile, and eclectic intellectual, born in Capri to an English mother and a Caprese father.

Edwin graduated in naval engineering from Genoa and, between 1900 and 1920, worked for years in shipyards and factories around the world, mainly for the enterprises of Friedrich Alfred Krupp, first specializing in ship design and later in the production of cannons and military ordnance.

From 1920 to 1923, he lived in Capri, where he served as mayor.

A prolific writer with a particular and subtle sense of humor, he authored numerous novels, studies in paleontology, botany, and zoology, essays on the preservation of Mediterranean landscapes and architecture, and was the founder of various magazines as well as a correspondent from Capri for the newspaper Il Mattino. Edwin’s intense activity was largely inspired by the legacy of his father, Ignazio Cerio, a cultured and refined man, passionate about studying Capri’s flora and fauna, as well as the history and archaeology of the island. Among Edwin Cerio’s works dedicated to Capri, Aria di Capri (1936) stands out, divided into two volumes: The Book of Men and The Book of Things, as well as Capri in the Seventeenth Century (1934).

Edwin Cerio is also credited with some of the most interesting architectural works on the island, such as Il Rosaio, Casa Romita, La Solitaria, and La Falconetta.

A staunch defender of Capri’s beauty and landscape, Cerio was among the first to oppose the building speculations of the “sharks,” unscrupulous builders who began to see Capri as an ideal place for their business ventures. Thanks to Cerio, as early as 1921, a building regulation was established for Capri that protected the island’s landscape, ensuring that Caprese construction adhered to specific rules and techniques.