Axel Munthe, il medico dei reali e dei capresi
Axel Munthe (Oskarshamn, 1857- Stoccolma, 1949)
Studiò medicina ad Uppsala ed a Parigi, ove si laureò nel 1880.
Esercitò la sua professione sia a Roma sia a Parigi e, nel 1903, divenne medico della Casa Reale svedese, anche se nella sua professione offrì sempre le sue cure a chiunque ne avesse bisogno, povero o ricco che fosse.
Munthe arrivò ad Anacapri dopo la grande epidemia partenopea del 1884 e decise di stabilirvisi nel 1887, per esercitare la professione di medico condotto.
Giunto sull’isola di Capri, Munthe si innamorò delle rovine medievali della piccola cappella di San Michele, dove un gran vigneto celava i resti di una villa romana che, durante i lavori di ricostruzione da lui avviati, restituì diversi reperti archeologici.
Nel 1908 fu tra i volontari stranieri che prestarono soccorso alla popolazione dopo il terremoto di Messina. A seguito di questa esperienza scrisse il libro Lettere da un città dolente (1909), che egli cita anche nella Storia di S. Michele. Dopo essersi ritirato dalla vita pubblica, visse presso villa San Michele sull’isola di Capri.
Scrisse Storia di San Michele quando ormai, negli ultimi anni della sua vita, fu costretto a tornare nella natia Svezia a causa di una malattia agli occhi.
Axel Munthe (Oskarshamn, 1857 – Stockholm, 1949)
He studied medicine in Uppsala and Paris, where he graduated in 1880.
He practiced his profession both in Rome and Paris, and in 1903, he became the physician to the Swedish Royal Family. Despite this prestigious position, he always offered his medical services to anyone in need, whether they were poor or wealthy.
Munthe arrived in Anacapri after the great epidemic in Naples in 1884 and decided to settle there in 1887 to work as a general practitioner.
Upon arriving on the island of Capri, Munthe fell in love with the medieval ruins of the small chapel of San Michele, where a large vineyard concealed the remains of a Roman villa. During the reconstruction work he initiated, several archaeological artifacts were unearthed.
In 1908, he was among the foreign volunteers who provided aid to the population after the Messina earthquake. Following this experience, he wrote the book Letters from a Mourning City (1909), which he also references in The Story of San Michele. After retiring from public life, he lived at Villa San Michele on the island of Capri.
He wrote The Story of San Michele in the final years of his life, when he was forced to return to his native Sweden due to an eye illness.